Ci chiediamo mai come sarebbe la nostra visione di intrattenimento se non conoscessimo la vita privata delle celebrità, ma solo quella pubblica? Se non fossimo affamati di pettegolezzi? Se non esistessero tutte le testate giornalistiche che pubblicano solo paparazzate? Evidentemente no. Lo dimostra il processo degli orrori che ha condotto Johnny Depp al licenziamento e alla diffamazione pubblica.
Il 28 luglio 2020 si è concluso il processo da cui sono emersi terribili dettagli, che denotano un matrimonio fatto di violenza, droga e degrado. Depp aveva voluto intraprendere questo processo a causa del The Sun, tabloid britannico, che lo aveva precedentemente definito “picchiatore di mogli”. Perché?
Tutto comincia nel 2016 quando l’allora protagonista di “Aquaman”, Amber Heard, accusa pubblicamente il marito di averla colpita e percossa ripetutamente e chiede un ordine restrittivo. Depp sceglie il silenzio e continua il suo tour mondiale con i The Hollywood Vampires. Nel 2017 i due divorziano e tutto sembra concludersi, certamente non lietamente. Il loro matrimonio, durato solo 15 mesi, è stato teatro di violenze reciproche, di cui tuttavia il solo colpevole sembra essere Depp; infatti, dopo i vari processi e le accuse della Heard, è stato estromesso da due delle saghe che gli hanno dato più successo: i “Pirati dei Caraibi” e “Animali Fantastici e dove trovarli”. L’opinione pubblica ha letteralmente distrutto la sua carriera a Hollywood, demolendo l’immagine del divo che abbiamo sempre avuto.
La vera domanda da porsi è se lui sia il carnefice o la vittima: oltre a violenze fisiche l’attore avrebbe anche subito le violenze psicologiche dell’attrice, che una volta arrivò addirittura a nascondere le pillole per la disintossicazione di Depp. La diffusione di alcuni audio che dipingevano la Heard come una persona molto violenta ha spinto il mondo della rete a cambiare la propria posizione: se prima era naturale e quasi d’obbligo stare dalla parte di Amber Heard, l’ammissione dell’attrice ha portato ad un’inversione di rotta. Si parla spesso e giustamente di mariti che abusano delle mogli ma meno delle mogli che fanno lo stesso con i propri coniugi. Sono situazioni che vengono troppo frequentemente sottovalutate e messe in secondo piano; in tutti e due casi i coniugi vittime di violenza domestica devono denunciare, senza distinzione di genere. La sensazione che emerge da tutto questo è che le due celebrità abbiano avuto una relazione disfunzionale e che la verità si trovi nel mezzo.
Anche Maradona è stato spesso al centro di scandali, ma andiamo per gradi.
Come sappiamo, lo scorso 25 novembre Diego Armando Maradona è morto in Argentina per un arresto cardiocircolatorio a 60 anni, tralasciando tutte le ipotesi e le indagini che sono state fatte per scoprire sempre più sulla sua morte, la vita del Pibe de Oro è piena di luci ed ombre.
Il Pibe, in campo, era qualcosa di fenomenale: non c’era azione che non riuscisse a trasformare in magia, “un poeta”, come ha detto Papa Francesco. Il suo talento è stato scoperto quando lui aveva solo 11 anni, nella periferia di Buenos Aires; da quel momento gioca negli Argentinos Juniors, nel Boca Juniors, nel Barça per poi approdare al Napoli. Qui la città si innamora di lui, che ricambia portando il Napoli in alto, molto in alto, anche se nel ‘91, a causa della sua dipendenza dalla cocaina, è stato squalificato per 18 mesi.
Ma è giusto basarsi solo sulla sua carriera calcistica?
Maradona infatti, oltre ad aver avuto una seria dipendenza dalla cocaina mai abbandonata, ha avuto una vita privata tormentata: tutte le sue relazioni ufficiali si sono concluse in modo burrascoso, finendo spesso al centro del gossip; ha avuto diversi figli, in seguito riconosciuti come per colmare buchi incolmabili, da relazioni clandestine ed è stato anche accusato di violenza sulle donne, in particolare da una giornalista russa, Katerina Nadolskaya, la quale racconta che Maradona avrebbe provato a spogliarla in una stanza d’albergo dove si erano trovati per un’intervista; i legali del calciatore, invece, sostengono che sia stata la donna a spogliarsi improvvisamente di fronte a lui. Dopo l’iniziale clamore mediatico, però, non c’è stata alcuna denuncia da parte della giornalista e quindi non c’è stato un processo né una condanna definitiva.
Il Pibe era un personaggio oltre che una persona, dal carattere eccentrico, amava la vita e ha voluto viverla tutta, a mille; non ha avuto una vita perfetta; ma un calciatore, un grande calciatore che ha fatto sognare tutti.
Quindi riassumendo, è corretto ricordare Maradona solo come l’artista con la palla ai piedi o bisogna anche prendere in considerazione gli errori e le sue azioni fuori dal campo?
Evidentemente non c’è una risposta corretta, ma è necessario ricordare che tutte le notizie che riceviamo sono informazioni spesso distorte, manipolate per far passare un determinato messaggio e che gli sbagli commessi dai personaggi pubblici ci fanno capire che anche loro sono umani e, come tutti, commettono errori.
scritto da Martina Musci e Annalucia Gelmini
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